Scapa Flow 1919,
incredibile fine della marina da guerra tedesca (2° parte).


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Scapa Flow, porto della marina inglese nelle Orcadi, presso la costa settentrionale della Scozia.
La flotta tedesca si autoaffondò il 21 giugno 1919 a Scapa Flow, dopo essere stata per sette mesi prigioniera degli inglesi. Nella foto si vedono emergere i fumaioli e gli alberi dell’incrociatore Hindenburg, che fu l’ultima unità ad inabissarsi.
Scapa Flow divenne il cimitero di alcune fra le migliori navi da guerra del primo Novecento. Basti ricordare le corazzate Kaiser, Kaiserin, Federico il Grande, Principe Leopoldo, Kőnig Albert: grandi navi con dislocamento a pieno carico di 26.700 tonnellate – per dislocamento s’intende il peso del volume di acqua che una nave sposta nel galleggiamento – e con armamento principale costituito da 10 pezzi da mm 305. Altre grandi navi con notevole potenza di fuoco erano le corazzate Koenig, Markgraf, Grosser Kurfuerst, Kronprinz Guglielmo. Non mancava la più recente Bayern, completata nel novembre del 1916, con un dislocamento di 28.000 tonnellate e con 8 pezzi di mm 381.
Fra gli incrociatori da battaglia ricordiamo i Von der Tann, Moltke, Seydlitz, Derfflinger e Hindenburg. Di quest’ultimo l’immagine riproduce quanto rimase fuori dall’acqua dopo l’affondamento, che distrusse l’ultima grande costruzione della tecnologia navale tedesca, prima della sconfitta della Germania. Infatti l’incrociatore Hindenburg era stato completato nel 1917, ossia circa 2 anni prima.
Non tralasciamo inoltre navi di stazza minore come 5 incrociatori leggeri, completati nel 1918, e 28 cacciatorpediniere.


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