Parole e significati: il Feudalesimo in Europa


Lasciando da parte il feudalesimo nel significato più ampio ed esteso a molti paesi, è interessante conoscere il nostro feudalesimo europeo.
Il feudalesimo europeo è un sistema politico-economico-sociale, lentamente costituitosi in Europa dopo il 476 – fine di Roma antica –. Si consolida dopo circa tre secoli con il Sacro Romano Impero di Carlo Magno (anno 800).
Elementi provenienti dal passato:
- Invasione di popolazioni germaniche che si sovrappongono a quelle romane e romanizzate; metodo usato: la conquista e la violenza.
- Dissoluzione della civiltà romano-antica.
- Mescolanza di una complessa ed evoluta civiltà – quella romana – con una civiltà meno evoluta – quella germanica -, prevale quest’ultima.

Perno del feudalesimo
E’ un popolo germanico, i Franchi, stanziato nel V secolo nell’area della ex Gallia romana, l’attuale Francia.
Franchi: dotati di buone capacità belliche, vincitori sia dei gallo-romani sia di gruppi germanici (visigoti, turingi, burgundi), fondatori di un regno romano-barbarico destinato ad espandersi con guerre di conquista, fra 700 e 800, fino ad una vasta aggregazione territoriale, nota come Sacro Romano Impero.

Formazione della struttura socio-politica
Circostanza: continuo stato di guerra contro nemici vicini e contro potenziali invasori – vedi arabi –.
Occorrono “uomini in armi”, che si trasformano in “proprietari terrieri”. Da qui l’aristocrazia terriera feudale.
L’arruolamento continuo di un esercito scelto (i cavalieri armati permanentemente), costringe il re, o capo politico, a stabilire saldi legami fra sé e i cavalieri. Da qui i rapporti vassallatici.

Rapporti vassallatici
[Vassallatico da gwassus = servitore]
Sono rapporti personali di fedeltà e di reciproco aiuto.






Re
offre terre
richiede fedeltà e
servizio militare
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Cavalieri
richiedono terre,
offrono fedeltà e
servizio militare


Le terre sono quelle conquistate con la guerra e sono intese come:
- feudi (dal germanico con senso di bestiame, in seguito di bene) o beneficia (dal latino beneficium): dotazioni di terre date come compenso per le prestazioni militari, in uso temporaneo e revocabile – finché dura il rapporto di fedeltà e non vi è fellonia ossia tradimento –.
- premi e mezzi per mantenere un equipaggiamento allora costoso (armi, cavallo, ecc).
Investitura: atto che ufficializza la concessione di un feudo, ossia cerimonia fra il vassallo, che presta l’”omaggio”, e il re che concede l’”investitura”.

Il feudalesimo è un sistema di distribuzione delle terre. Ogni terra ha un suo signore: un signore laico, che è un nobile guerriero (aristocrazia militare); oppure in altri casi un signore ecclesiastico (monasteri, chiese private, vescovi).
Nel feudalesimo il potere locale prevale su quello centrale: per scarse capacità di re o imperatori di controllare le periferie, ossia i territori più lontani; per le difficoltà di trasporti e spostamenti; per la presenza di un’economia chiusa.

Economia feudale
E’ un’economia chiusa guidata dall’aristocrazia guerriera, che ha i valori del coraggio e della fedeltà, ritiene un punto di orgoglio essere liberi e disprezza i lavori manuali.
Il lavoro manuale e produttivo grava sul popolo, ossia i non guerrieri in stato di dipendenza e soggezione: vedi uomini semiliberi, contadini, schiavi; la donna è esclusa dall’attività militare.
Attività praticate sono l’agricoltura, la pastorizia e lo sfruttamento delle foreste. In agricoltura persiste l’impostazione del tardo Impero Romano, accentuata dalla mentalità guerriera: rigida separazione fra padrone e contadino, fra signore e servo della gleba.
Il servo della gleba, pur non essendo schiavo, vive in una sorta di schiavitù: è legato alla terra senza libertà di spostamento, è costretto a corvées cioè a prestazioni d’opera gratuite, è soggetto alla giustizia del signore, è obbligato a pagare tributi di varia natura.




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